Mappale 254 (ora porzione di 1920): la torre in cemento armato

La torre di Ponzano – manufatto in cemento armato collocata nel mappale 254 (ora 1920), costruito prima del 1898 (compare nel catasto di quell’anno) – reggeva due ruote a raggi che trasmettevano, con un nastro di canapa o cotone che partiva dal mappale 143, il moto ai filatoi e ai telai della fabbrica Guerini.

Descrizione

Mappale 254 (ora porzione di 1920).
La torre di Ponzano
Mappale 254 (ora 1920).
La torre di Ponzano
La torre di Ponzano – manufatto in cemento armato collocata nel mappale 254 (ora 1920), costruito prima del 1898 (compare nel catasto di quell’anno) – reggeva due ruote a raggi che trasmettevano, con un nastro di canapa o cotone che partiva dal mappale 143, il moto ai filatoi e ai telai della fabbrica Guerini. 

Il signor Zanotti Pietro ricorda che nel mappale 147, che era proprietà di Luca Novali, girava una ruota, mossa dall'acqua della Sèstola, alla quale erano collegate altre quattro ruote collocate nei mappali 143 e 254 (oggi 1920), dove si erge ancora intatta la torre in cemento armato a forma di piramide tronca con, in alto, una forcella (sempre in cemento armato) in cui erano collocate, appunto, le due grosse ruote.
Un’altra ruota era sistemata nello stabilimento Guerini e a essa erano collegate le cinghie di trasmissione delle varie macchine della lavorazione della lana dell'opificio dei Guerini.
Tutte le cinque ruote erano collegate fra loro con cinghie di cotone o canapa, larghe una trentina di centimetri.
Un marchingegno di stampo leonardesco.
Zanotti Pietro afferma che questo meccanismo funzionò fino alla Prima Guerra Mondiale.

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