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I Guerini della Rassega.

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I Guerini della Rassega

Nell’estimo del 1573 i fratelli Martino, Antonio, Ludovico e Giulio di Capitani detti di Maphetti posseggono una «Un’altra [casa in contrada della Rassega] con due rothe de follo».
Nel 1641 la proprietà è passata a Giulio Guerini fu Lorenzo.
Il mulino di tre ruote è identificabile con il mappale 114 (stabile denominato oggi Ex-Cittadini).

Nell'estimo del 1637 ha partita, con la proprietà del mulino, Lorenzo Guerini fu Giulio, di 39 anni (muore nel 1640); Lorenzo ha un solo figlio maschio, Giulio di 11 anni. Giulio, nel 1641, è appunto, il proprietario del mulino.

Vi è il vuoto di una generazione e, nel Libro per le Famiglie, alla n° 39 troviamo i Guerini della Rassega che iniziano con i fratelli Giovanni (che divenne sacerdote), Maddalena, Giulio, Elena, Maria e Giulia.
Giulio sposa una certa Caterina ed ha 10 figli: Lorenzo che divenne sacerdote, Caterina, Donato  che divenne sacerdote, Olimpia, Andrea  che divenne sacerdote nei padri Riformati di san Francesco, Apollonia, Bonaventura, Maria, Giovanni Battista  che divenne sacerdote negli Osservanti di san Francesco e Paolo.
Nell’estimo del 1785 Bonaventura Guerini possiede, in contrada della Rassica, in comproprietà con i fratelli e con Bonaventura fu Paolo fu Giulio Guerini, un ampio edificio con tre ruote di molino che confina a est con la Sèstola e a ovest con il lago, del valore di 380 lire «compresi li miglioramenti di camere nuovamente fabricate».

Bonaventura Guerini di Giulio sposa Elena Frasci e ha una sola figlia, Maria Catterina. La famiglia dei Guerini della Rassega si estingue per mancanza di eredi maschi.

Maria Catterina Guerini sposa Nicola Tenca ed ha due figli, Bonaventura e Agostino. Il mulino passa, per eredità, alla famiglia Tenca.
Bonaventura Tenca sposa Marina Dell'Oro, da cui ha cinque figli: Nicolò Napoleone, Rosa, Carolina, Pietro Antonio e Carlo Antonio.
Nel 1811 Bonaventura è ancora proprietario del mulino.
Nel 1852 il mappale 114 è proprietà di Girolamo Signoroni fu Cassandro.

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