La toponomastica maronese – lettera F

Roberto Predali

Faflei, contrada de
Citata, una sola volta, nel 1573: «Un’altra [pezza di terra] uts:a [arativa, vitata, olivata] cont:a de Faflei […] tavole trenta duoi».
§~ Probabile variante di Panei, vedi.

Faghet, contrada de
Citata, una sola volta, nel 1573 nella partita di Stefano Cristini: «Casa con corte, et horto cont:a de Faghet […]». Stefano Cristini abita sicuramente a Pregasso e la casa e la contrada sono nella frazione stessa.
§~ In latino medievale, Fagus = diritto di raccogliere fascine di legna nei boschi e Fagotarii = gli uomini che fanno fascine di legna, [Du Cange].

Falchèt, Falchitì, terreno
Terreno a Est di Vesto, sotto la cascina Gremone.
§~ In dialetto bresciano è il diminutivo di Falch = falco.

Falesia della Madonna della Rota
Scheda tecnica
Piccoli consigli
Il parcheggio più indicato è quello della chiesetta (200 m oltre la falesia), ma si può comunque lasciare l’auto in tutte le anse della strada.
L’ultimo punto di ristoro è il bar-trattoria Belvedere, si trova 3 km dopo la svolta per Zone.
Bella falesia posta sopra un bellissimo e bucolico prato, adattissimo per pic-nic e bambini. La roccia asciuga rapidamente dopo la pioggia.
Accesso
Dall’autostrada A4 uscita Rovato o Palazzolo seguire per ISEO da qui per la statale 365 verso Darfo - Boario Terme raggiungendo Marone (12 km da Iseo) . Arrivati in paese girare a destra per Zone (sinistra per chi viene dalla Val Camonica o Lovere) e dopo circa 6-7 km girare a destra in prossimità del cartello che indica per il Rifugio Croce di Marone e quello più nascosto che indica per il Santuario di Madonna della Rota . Seguire la stradina asfaltata, stretta e panoramica fino all’evidente falesia sulla sinistra. Non parcheggiare nel prato (proprietà privata) e come è logico non abbandonare nessun tipo di rifiuto.
Esistono altri settori sparsi nella zona ma difficoltà con i proprietari dei terreni ci consigliano a non arrampicarci (per ora).
Clima
Esposizione S.W e altitudine 700 m sul livello del mare. Troppo caldo d’estate ma nelle altre stagioni è il massimo per aderenza e buone realizzazioni. Zona panoramica sul lago d’Iseo specialmente dall’arco di pietra dove ti sembra di essere fuori dal mondo.
Difficoltà
Prevalenza di itinerari di livello 6c / 7a si va da itinerari tecnici a itinerari di resistenza.
Falesia molto completa e allenante anche per la lunghezza dei suoi itinerari sempre se voi non preferiate il bouldering.
Roccia e Chiodatura
Calcare grigio bianco verticale ricco di tacche più o meno svase e qualche buco qua e la. Roccia più ricca di buchi all’Arco di Pietra. Chiodatura buona al settore principale anche se c’è ancora da migliorare alcune vie.
La roccia asciuga velocemente anche dopo giorni di pioggia.

Fanelli, contrada delli
Nel 1573 ci sono due case contigue in contrada di Fanelli, una di proprietà Marchesi e una di Innocenzo Ghitti.
§~ È, forse, la variante di contrada di Panei (Polmagno).

Fàse, le, le Fascie, bosco
Le Fàse sono la parte più a valle del bosco dei Ruch, di fronte al santuario della Madonna della Rota, sulla sinistra idrografica dell’Òpol, corrispondente, circa, ai mappali 1210 e 1630.
§~ Oltre all’evidente significato, dovuto forse alla forma della proprietà, di fascia, in latino medievale Fascia = Modus agri, idem ut videtur, qui Faicia = misura agraria o, genericamente, un pezzo di terra [Du Cange].

Fellera, Fèlera, Punta
La Punta di val Fellera è a Nord-Est di Marone sul versante destro della valle dell’Òpol.
§~ «Fèles = Felce assai comune ne’ luoghi sterili de’ nostri monti. Può servire nelle stalle per accrescere lo stabbio» [Melchiori].

Feltri Marone
La Feltri Marone nasce nel 1933 - società per la produzione di prodotti feltri per cartiera, occupando gli immobili che erano della dismessa Elettrografite di Attilio Franchi - per opera dello stesso Attilio Franchi.
La fabbrica è in via Zanardelli 8, posta tra la ferrovia, il torrente Òpol e le vie Zanardelli e Giulio Guerini. Il fabbricato occupa un’area di circa 12500 mq di cui 10800 coperti.
§~ Dal cognome del fondatore, Attilio Franchi.
Il feltro per cartiera era - oggi è un tessuto sintetico - un tessuto di lana infeltrita che, mediante una sorta di cucitura-tessitura manuale, era unito per formare un manicotto, su cui passava la pasta della carta.

Fenile del Bastiano, contrada di Lodreno, cascina
È un fienile posto - tra Ariolo e Pregasso - in un terreno arativo, vitato e boschivo (castagneto) di 1 piò e 83 tavole.
Il toponimo compare nell’estimo del 1785 come nota a margine «Fenile del Bastiano lire 7» di un appezzamento in contrada di Lodreno ad Ariolo acquistato dagli Antonioli dai Novali.
§~ Bastià è il soprannome della famiglia Novali, contrazione di Sebastiano.
Vedi anche Lodreno.

Ferlébie, bosco
Bosco - mappalì 1295, 1774, 5414, 5415, 5417 - posto tra Pergarone a Sud i Nei a Nord.
§~ Etimo ignoto.

Festola, contrada della
Fertola, Festola, Fistola sono varianti di Sestola, Sèstola.
Vedi Sestola, Sèstola.

Festola, sorgente
Vedi Sestola, Sèstola.

Fich, contrada del
Il toponimo compare una sola volta nel 1573: «Un’altra [pezza di terra] prativa, guastiva, remenga, cont:a de Fich, à diman il dugal, à monte la val pio uno tavole vinti» e riguarda, probabilmente visti i confini, una zona tra l’Òpol e il Baravalle o tra il Bagnadore e la Sèstola.
§~ In dialetto bresciano Fich = l’albero del fico.

Fiume o Marzul, contrada del
Nel 1573 l’area dell’attuale Parco Rosselli e delle ville Cristini e Baroni (il terreno di quest’ultima era detto Marsulì) è detta contrada di Marzul o del Fiume e comprende, anche in prossimità della contrada della Calchera, terreni a sinistra dell’Òpol; nel 1641 la denominazione è contrada del Fiume. Nell’estimo del 1785 è detta, ancora, Contrada del Fiume e Contrada del Marzolo in cui vi è anche una pezza di terra detta Fiume.
§~ Contrada del Fiume: è evidente il rapporto con il torrente Òpol, il fiume, appunto.
Contrada di Marzul: in dialetto bresciano Mars = marcio, putrido, fradicio e Marzul e Marsulì sono diminutivi.
Fino all’alluvione del 1953 e alla costruzione degli argini, le colture a sud dell’Òpol, a partire dal Tèrmen, erano protette da muri per difenderle dalle esondazioni: la casa dei Maturis, oggi villa Cristini era «una casa […] circondato parte di muro»; nel 1785 una parte di quello che oggi è il Parco Rosselli era descritta come «una pezza di terra aradora, vidata, ed olivata in contrada del Fiume […] cinta di muro».
Vedi anche Òpol, torrente, Contrada della Breda, Contrada di Marzul.

Fogazza, contrada della
Nel 1573 Giacomo Bontempi possiede «Una pezza di terra arad:a, vidata, limetiva, guast:a cont:a della Fogazza, à diman Piero Bontempo, à sera strada pio uno tavole sedeci»; Pietro fu Pietro Bontempi è proprietario di «Un’altra[pezza di terra] arad:a, vidata, olivata, guastiva, prativa, montiva, cont:a de Guadai, […] à diman Jaccomo Bontempo pio uno».
Probabilmente altro nome di Guadai.
§~ Forse dal dialetto bresciano, Föch = fuoco. A Marone, Fögasù = grande fuoco; a Zone, Fugàs = calore.

Fogne, Fògne, contrada e terreno
La località è posta a Nord-Ovest dell’Aqua Marza, fin dove termina la salita di via Caraglio (andando verso Marone): vi sono le abitazioni e i terreni di Tone Cicio (mappale 598), Tone Brancàc' (2626) e Ghirardelli (2627).
Nel 1785 - quando il toponimo compare per la prima volta - il terreno, di circa 4 piò (arativo, vitato, olivato e a ciglioni, diviso in vari appezzamenti) è proprietà di don Andrea Guerini dei Messer Andrea. Nei documenti la località è denominata Zinello e Fogne e Zinello, in contrada di Villa.
§~ La località Fògne è nelle immediate vicinanze dell’Aqua Marza e delle Moie: questi toponimi sono sinonimi di acqua stagnante, puzzolente.

Folèc', i, località
La località è posta tra i Molini di Zone e Ponzano. Nell’Ottocento e nei primi anni del Novecento vi era un’alta concentrazione di gualchiere. Una famiglia Uccelli, che vi abitava, è detta dei Folèc'.
§~ In dialetto bresciano Fól = gualchiera; Folèc' ne è il diminutivo ma indica, anche, i folletti delle leggende.
Vedi contrada del Follo.

Folli, strada comunale detta dei
È la denominazione, nella mappa del 1842, dell’attuale via Montenero; nella mappa unitaria è detta Strada comunale dei Molini di Zone. Nel 1808 da Ponzano saliva verso la contrada dei Molini di Zone e si immetteva nella Strada comunale di Palastrone che portava a Zone.
§~ In dialetto bresciano Fól = gualchiera, edificio dove si esegue l’operazione della feltratura dei tessuti di lana per mezzo di macchine dette folloni, in dialetto Fóla, Folù (accrescitivo plurale). La Relazione sullo stato dell’economia locale dopo l’Unità d’Italia recita «i nostri follatori nella follatura delle coperte antepongono l’uso della terra creta che qui si trova di colore scuro e molto untuosa, e unita a una certa quantità di sapone, a tutti gli altri preparati, ottenendo essi con questa una notevole morbidezza e spurgo delle coperte». Lungo il percorso della strada, e nelle sue immediate vicinanze, vi erano, fino alla metà del ’900, numerose gualchiere.

Follo, del, contrada
Antico nome della località Molini di Zone e, più precisamente, della parte della località più a valle, detta i Folèc', dove - tra Settecento e Ottocento - vi era una forte concentrazione di gualchiere.
Vedi, anche, contrade di Inisone, Sopra Ponzano sive del Follo e Tombletto.

Follo, il, terreno e edificio
Terreno e edificio posto nella più ampia zona della Cavana, delimitato a Est dal Vaso Ariolo e a Sud dall’attuale via Europa. Sede del primo opificio dei Guerrini.
«Casa detta il Folo e l’edificio in essa indiviso unitamente il campo attiguo detto il Folo sito in Terra di Marone, a cui confina a mattina il Dugale d’acqua e Zanotti Antonio Maria, a sera Angelo Caccia e strada pubblica, a mezzodì strada pubblica, ed a monte Angelo Caccia, salvi i più giusti confini […]».
Vedi I Guerì.

Fónc', i, bosco
Parte del bosco - nel mappale 1642 - tra Ortighéra e il confine con il comune di Marcheno.
§~ In dialetto bresciano, Fónd, plurale Fónc' = fondo, parte inferiore, base, basamento, profondità, estremità. Fino a pochi decenni fa era zona di pascolo, a quota inferiore rispetto al Dòs de l’Àsen a Ovest e il Dosso della Tensione a Est.

Fondo di Pres di Comune, terreno
Denominazione generica per indicare campi di proprietà del Comune.
§~ In dialetto bresciano, Pré = prato.

Fónt de Sèser, el, la Fontana di Sèsser, sorgente
Sorgente e abbeveratoio a Sud-Ovest della cascina omonima.
§~ In dialetto bresciano Fónt non esiste (vi è Fontana); in latino Fons, tis = fontana, sorgente.
Vedi Sèsser.

Fontana de Urtighera
Sorgente e abbeveratoio a Nord della cascina omonima.
§~ In dialetto bresciano, Fontana = fontana.
Vedi Ortighera.

Fontana de Vest, contrada della
La contrada si trova a Vesto, nella parte antica più a Est, dove vi è ancora la fontana.
Nel 1573 Matteo Guerini fu Giacomo ha «Un’altra [casa] nova con un bregno discoperto, cont:a della Fontana con horto» e suo fratello Giovanni Pietro ha una «Casa con horto cont:a della Fontana, à diman Matheo di Guerini […]»; nella stessa contrada sono indicati anche due orti di proprietari diversi.
Il toponimo non compare nel 1641 e nel 1785 vi è un terreno in contrada Sopra la fontana.
§~ Dalla presenza della fontana. Una famiglia Guerini di Vesto è detta ancora oggi della Fontana, i Fontàne.

Fontana, Cap dela fontana, terreno
Campo della cascina Carai, a prato stabile, vitato, nel quale era presente una fontana, che raccoglieva l’acqua di una sorgente a monte, a servizio della cascina. Si ricorda che in caso di forti piogge l’acqua si colorava di rosso. Era lo scolo della concimaia di una cascina a monte, posta in vicinanza della sorgente.
§~ Il nome è dovuto alla presenza della fontana.

Fontanas, Fontanàs, contrada
I boschi e i prati di Fontanàs sono a Ovest del dosso omonimo.
Nel 1573 la località è citata 5 volte: «Doi altre pezza di terra prative, boschive, cornive cont:a de Fontanas pio trei»; nel 1641 vi sono 3 riferimenti, di cui una relativo anche alla cascina (vedi): «Una pezza di terra montiva, pascoliva di pio sei in contrada di Fontanas»; nel 1785 è nominata più volte, sempre come terreno montano di pascolo e bosco.
§~ Per lo Gnaga è il peggiorativo in dialetto di Fontana.
In latino Fons = sorgente, fonte; in latino medievale Fontanilis = sorgente, fonte, fontana.
In italiano, Fontanazzo = fuoriuscita di acqua torbida a tergo di un argine, durante le piene, [da Fontana].

Fontanazzo 1, cascina
Cascina nell’omonima località.
Nel 1641 Giovanni Maria Faccoli di Sale Marasino possiede «Una pezza di terra montiva, pascoliva con una cossinetta dentro di pio sei in contrada di Fontanas».
Nella mappa del 1808 è l’unica cascina nella località, al confine con Sale Marasino (mappale antico del terreno 1327, la casa è senza numero). Nel 1842 le cascine sono due, entrambe nel terreno con il mappale 1327, una - quella al confine con Sale - senza numero e l’altra con il mappale 1539 (detta oggi Fontanàs Vèc').
Nella mappa del 1898 il terreno è il mappale 1749.
Nel catasto attuale è il mappale 4583, edificato nel mappale 1775.
Fontanazzo 2, Fontanàs vèc', cascina
Cascina nell’omonima località con il mappale 1639: compare, per la prima volta, nella mappa del 1842.

Fontanazzo 3, Stalù de Fontanàs, cascina
Cascina nell’omonima località con il mappale 4850.

Fontane, le, terreno
Campo in Grumello, corrispondente al mappale 1162.

Fontanì de Lóren
Sorgente in Grumello, vedi Loreno.

Fontanì de Ragne
Sorgente nell’omonima località.

Fontanì, cap del
Campi in Grumello e a Vesto (a Vesto è il mappale 3095, oggi edificato).

Fópa, la, bosco
Parte del bosco - mappale 956 - che digrada verso la cascina Corno.
§~ In dialetto bresciano, Fópa = buca, fossa. lacuna, concavità; dal latino Fovea = fossetta, fossa.

Fópe, bosco
Bosco a Nord della cascina Cusinèl, mappale 1255.

Fopèl, el
Campo in Gariolo: era, fino agli anni ’90, la discarica comunale.
§~ Diminutivo di Fópa, vedi Foppe.

Foppa, contrada della
Nei documenti è variante di Fopella e Val dell’Òpol, vedi Fopella.

Fopella, cascina
Cascina nell’omonima località montana con il mappale 1638: compare, per la prima volta, nella mappa del 1808. Una famiglia Guerini è detta Fopèla perché è stata proprietaria della cascina
§~ Diminutivo di Fópa, vedi Foppe.

Fopella, contrada di Ceser detta
Località posta nella destra idrografica della Valle dell’Òpol, tra le cascine Pergarone e Balesta a Ovest e Vernasca e Brégn a Est.
La località è detta anche contrada di Fopelle ossia Val dell’Opolo.
§~ Diminutivo di Fópa, vedi Foppe.

Fopella, contrada di Pregasso detta, terreno
Nel 1641, e ancora oggi, è un campo a Pregasso, detto anche Foppadella.

Foppe, contrada
Anticamente i confini e i terreni si confondevano con quelli di Baravalle e della Breda ed era detta anche contrada di Ambaroli.
Oggi è la zona a cavallo di via Foppe, dove sorge il cimitero.
§~ In dialetto bresciano Fópa = buca, fossa, concavità; Fópe è il plurale. Dal latino fovea, fossa, buca.
Vedi Ambaroli, Breda e Baravalle.

Foppe, le Fópe, terreno
Terreno - anticamente detto anche anche Ambaroli - collocato a Sud-Est di via Foppe, a fianco del cimitero: attribuisce il nome all’omonima contrada.
Vedi Ambaroli.

Foppe, via
Via di recente costruzione; collega via Borgonuovo a via Caraglio, attraversando la località Foppe.

Foppello, contrada del
Via in parte scomparsa che da via del Forno (oggi via Adua) portava al lago.
§~ In dialetto bresciano Fópa = buca, fossa, concavità. Fópa, fopèla sono speotoponimi diffusi in provincia di Brescia. Dal latino fovea, fossa, buca. Fopèl è diminutivo.

Forcella, cascina
Nelle mappe del 1808 e del 1842 è così chiamata la cascina Spino sul confine con Sale Marasino, a Ovest della cascina Fontanasso. È il mappale 1581.
§~ In dialetto bresciano Forsèla = forcella, sinonimo di passo, valico.
Vedi Spino.

Forcellato, contrada del
Nel 1641 Carlo fu Polidoro Dossi possiede «Una pezza di terra, arradora, vidata, et olivata in contrada del Forcellato […] di pio uno tavole sette». È la zona a Est di Ariolo, nella sinistra idrografica della Valle dell’Òpol, verso Pregasso, detta anche Lodreno.
§~ In dialetto bresciano Forsèla = forcella, sinonimo di passo, valico.

Forno, Contrada del
Attuale via Adua.
Nel 1573 le dodici quote (hore) della proprietà del forno fusorio - collocato in contrada del Forno - sono così divise: 1/12 era posseduto dagli eredi di Giovanni Battista Guerini, 8/12 dagli Hirma, 1/6 da Giovanni Maria Maggi detto il Moretto e 1/12 dal Comune; un documento datato 1573, ma senza dubbio posteriore al 1591, riporta che un certo Piero Bilesi di Grignaghe di Pisogne, possiede 4/10 del forno.
Il Rosa sostiene che il forno era già attivo nel XIV secolo e che il minerale proveniva da miniere a cielo aperto sul monte Gölem, verso Inzino, in una località chiamata ancora nell’Ottocento Prati del Ferro: il toponimo è scomparso, ma nelle carte dell’I.G.M. vi è, a sud della Volta di Pilato, una località chiamata le Cave.
Nel 1609 il Da Lezze afferma che a Marone vi è «Un forno del Pre Palazzo di Pallazzi, dove anco altri vi hanno parte, et alle volte si fa il ferro, mettendovisi la vena conforme al consueto, che si tuol à Pisogni». Il forno chiude verso il 1630, forse in conseguenza della crisi dovuta alla peste.
Nel 1641 vi era ancora «il carbonile nella contrada del Forno» di proprietà del Comune di Marone.
Nei documenti è detta anche contrada del Forno, detta Forno o del Fopello.
Vedi, anche, via Adua.
§~ Dalla presenza del forno fusorio.

Fosina, contrada di Ponzano
Detta anche negli estimi contrada de Fosine, è citata fin dal 1573.
Nell’estimo del 1785 i fratelli Guerini fu Giulio possiedono a Ponzano un «edificio di Fusina, olim follo di panni». Nel catasto austriaco il mappale 317, a Ponzano in via Fucina, è indicato come maglio da ferro ad acqua con case. Nel 1868, in via Fucina n. 249, Giovanni Battista Guerini aveva una macina per grano.
Nel 1785, a Ponzano, vi è un campo omonimo.
§~ Evidentemente il nome deriva dalla presenza della fucina.

Fossa, contrada della
Variante o errata trascrizione nei documenti cinquecenteschi di Foppa/e.

Fostancher, contrada di
La contrada è posta nella zona montana del territorio di Marone nella zona dei pascoli nei pressi di Croce di Marone e Ortighéra o verso Cascina Nuova.
Detta anche Fostancher nel Monte, dove vi è un appezzamento detto, parimenti, Fostancher
Nel 1641, gli Antonioli di Sale Marasino possiedono «Una pezza di terra montiva, et pascoliva di pio dieci in contrada di Fostancher con meza cossina dentro [...]». Nel 1785 la proprietà è sempre Antonioli e la superficie è di 12 piò.
§~ Forse è una variante di Fontanàs.

Fovellato, del, contrada
Nel 1641 vi è «Una pezza di terra, aradora, vidata, olivata, et rovinosa in contrada del Fovellato, confina à mattina strada, à mezodi la valle […] di tavole cinquanta tre». Presumibilmente nella valle dell’Òpol.
Etimologia:
In latino fovea = fossa, buca.

Franchi, villaggio e via
Il villaggio Franchi è posto tra il torrente Òpol e il Tèrmen e la caserma dei Carabinieri.
Denominazione desueta; generalmente, per tutta la zona, la denominazione è Borgonuovo.
§~ Attilio Franchi [1860-1939], industriale.

Franzino sive Tezolo, contrada di Pregasso detta
Nel 1641, a Pregasso, è «Una pezza di terra aradora, vidata, chiamata il Franzino […] di tavole vinti sei». Nel 1785 è la stessa pezza di terra di arativa vitata e «lumettiva» di 27 tavole.
§~ Franzini è un cognome di una famiglia di Marone.

Fràsen, bosco
Parte del bosco dei Ruch immediatamente a Ovest della Punta Val Mora.
§~ In dialetto bresciano, Fràsen = frassino.

Fucina, via della
Denominazione, nella mappa del 1898, della via che dall’involto di Ponzano portava alla Strada consorziale dei . Via scomparsa incorporata nella cava. Nella mappa del 1842 è la strada consorziale detta del Gelone.
§~ Anticamente vi era una fucina.