Prima Guerra Mondiale: la Fanteria nelle immagini di L. A. Predali

Descrizione

La Fanteria

Durante la Prima guerra mondiale l'esercito italiano fu organizzato con un numero elevato di reggimenti di fanteria come in nessun altro momento della storia, raggiungendo i 235 reggimenti organizzati in 115 brigate (per lo più costituite da 2 reggimenti, tranne 5 brigate da 3 reggimenti).
Nelle immagini in nostro possesso appaiono fanti dei seguenti reggimenti:
Fanteria - 1° e 2° reggimento fanteria, brigata Re.
Fanteria - 5° e 6° reggimento, brigata Aosta.
Fanteria - 9° e 10° reggimento, brigata Regina.
Fanteria - 51° e 52° reggimento, brigata Alpi.
Fanteria - 59° e 60° reggimento, brigata Calabria.
Fanteria - 77° e 78° reggimento, brigata Toscana.
Fanteria - 215° e 216° reggimento, brigata Tevere.
Fanteria - 257° e 258° reggimento, brigata Tortona.
Ampie informazioni su tutte le brigate di fanteria in https://www.storiaememoriadibologna.it/.

La Brigata Bologna, 39° e dal 40° reggimento Fanteria.

Il 24 Maggio 1915 l’Italia dichiara guerra all’Austria-Ungheria: il 4 Giugno la Brigata Bologna (Vedi, per tutte le azioni compiute dalla Brigata durante la Prima Guerra Mondiale, http://www.cimeetrincee.it/bologna.pdf.), che ha la propria sede ordinaria a Napoli, si trasferisce in zona bellica a Talmassons (Ud).
Nel Giugno 1915 la Brigata è schierata ai margini dell’altipiano carsico tra i paesi di Fogliano e Redipuglia; il 22 giugno, prima battaglia dell’Isonzo, occupa Fogliano, e prosegue poi l’avanzata verso le località Castenuovo e Castelvecchio. Preso Castelnuovo, il 40° cerca di allargare, senza successo, l’occupazione verso il paese di San Martino del Carso, mentre il 39° consolida il terreno conquistato.
Ripresi gli scontri con la seconda battaglia dell’Isonzo (18 luglio - 3 agosto 1915), la Brigata concorre con altre forze all’attacco al Bosco Cappuccio. La manovra ha solo parziale successo, le pesanti perdite subite dalla Bologna costringono il comando italiano ad inviarla a riposo. Fino ad ottobre i reparti dei due reggimenti si alternano a presidio delle posizioni conquistate.
Iniziata la terza battaglia dell’Isonzo (18 ottobre - 4 novembre 1915), gli uomini della Brigata conquistano alla baionetta alcune posizioni verso Doberdò, fermandosi alla fine contro le difese intatte della cosiddetta “trincea dei morti” che gli austriaci difendevano ad oltranza. Dopo un turno di riposo, i battaglioni si schierano contro il caposaldo austriaco del Sei Busi e durante la quarta battaglia dell’Isonzo (10 novembre - 2 dicembre 1915), si impegnano in azioni dimostrative d’aiuto alle brigate che attaccano il Monte San Michele.
Dal 25 gennaio all’8 Marzo 1916 la Brigata Bologna, composta dal 39° e dal 40° reggimento Fanteria, ha un periodo di riposo a Vezza d’Oglio (39°) e a Pisogne (40°).
Transitando per Marone, i militari si fermano in Bagnadore, dove Lorenzo Antonio Predali ha la “sala posa”, per le foto-ricordo da mandare alle famiglie. Come appare dall'immagine 01234, Lorenzo Antonio, faceva parte della Brigata (è il secondo da sinistra).
Dopo gli orrori della prima linea negli uomini della Brigata - che ha perso, dal Giugno all’Ottobre 1915, 1960 soldati - c’è voglia di esorcizzare la guerra con alcune immagini ironiche.
Alcune immagini sono, probabilmente, state scattate a Pisogne e a Vezza d’Oglio.