La storia di una casa: villa Pia

La casa, allora proprietà della famiglia Maturis, era descritta come «uno cortivo cont:a del Marzul, sive del Fiume».

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Descrizione

La storia di una casa: villa Pia.

Nel 1573, nella partita 3 Cittadini, i fratelli Andrea e Francesco q. Antonio Maturis possiedono, tra l’altro, «uno cortivo cont:a del Marzul, sive del Fiume, à sera il lago, à mezodi Toni Cafelli. estimato lire tre cento vinti», con «una pezza di terra arad:a, vidata, et olivata appresso detto cortino. Pio cinque».
Nel 1641, alla partita 2, il fabbricato è proprietà dei fratelli Cornelio e Geronimo q. Andrea Maturis ed è descritto come «una casa per suo uso, à mezodi alla terra di corpi sette, et altre stanze superiori con una stanza terranea, fenile, portico, corte, ara, et horto circondato parte di muro, coherentie à mattina, et mezodi detti posessori, à sera il lago, à monte il s:r Gioseffo Francino di sito di tavole trenta. Estimata lire quattrocento trenta una, compreso tavole dodeci di horto». Il terreno è descritto come «una pezza di terra arradora, vidata, et olivata in contrada del Fiume, à mezodi della terra, confina à mattina li heredi del q. Giò: Maria Cazza, strada, chiesa, et il reverendo don Jaccomo Dosso, à mezodi heredi q. Bastiano Novalli, à sera il lago, et à monte Gioseffo Franzino di pio cinque. Estimata lire cento settanta al pio. Vale lire ottocento cinquanta».
Non compare nella descrizione dei beni del 1785 alla partita di Francesco q. [Giovanni Battista] Pasino Maturis.
Francesco è il primogenito di Pasino e Angelica Federici, non si sposa e, dunque, alla sua morte i beni passano al nipote Giovanni Battista Pasino di Andrea e Anna Maria Fornoni.

Nel sommarione del Catasto Austriaco (1852-1897), registro n. 1196, si legge:

 

n.di mappa Sub Lettera iniziale del possessore Qualità Classe Lettere consorziali n. Superfici rendita
            gelsi olivi pertiche Cent. Lire austriache cent
31   M13 Aratorio vitato olivato Prima   2   23 24 185 56
32   M13 casa di

villeggiatura

        1 57 120 90
33   M13 Orto Unica       0 48 3 14
223   M13 Ghiaia nuda         0 29    

 

Nella «Rubrica», alla lettera M13, iniziale del nome del proprietario correlata ai mappali sopraccitati, corrisponde il nominativo di Maturis [Giovanni Battista] Pasino q. Andrea (partita 814).
Pasino Maturis è proprietario e in qualche caso affittuario, solamente nel Comune di Marone, di circa una cinquantina di mappali, tra cui otto case coloniche e una serie di terreni, alcuni adibiti a pascolo, altri a bosco, prato, prato vitato.
Dei tre figli di Giovanni Battista Pasino q. Andrea, Andrea Ludovico Pasino muore a 20 anni, Adelaide Carolina rimane nubile e Anna Maria Artemisia - comproprietaria della casa - si coniuga nel 1850 con il vedovo Tommaso Fenaroli originario di Tavernola. Alla morte delle sorelle Maturis - Anna muore nel 1885 - la casa e i terreni adiacenti divengono proprietà dei Fenaroli che, infine, li cedono ai Cristini.
La casa è nota come “Villa Pia”, dal nome della moglie di Luigi Cristini, Pia Curti.

La storia di una casa: villa Pia
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