Gli Zanotti detti Ros – 01

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Descrizione

Gli Zanotti detti Ros.

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Gli Zanotti detti Ros

 

Peter Laslett e il Gruppo di Cambridge, nato nel 1964, hanno fornito, per la prima volta, uno schema di classificazione in grado di poter confrontare in modo rigoroso e coerente i dati relativi ad alcuni indicatori della realtà famigliare, non soltanto della società inglese, ma anche di quelli relativi ad altri paesi.
Il suo approccio strutturale allo studio della famiglia si è orientato alla determinazione precisa della dimensione, della struttura e della composizione della famiglia, per poter addivenire alla definizione di una tipologia in grado di consentire confronti con i dati relativi ad altri paesi che non fossero l’Inghilterra soltanto.
Fondamentale in questa ricerca è stata la pubblicazione del testo Household and family in past time, del 1972, nel quale Laslett e Richard Wall illustrano i risultati dei loro studi condotti congiuntamente al Cambridge Group.
In breve, sulla base della convivenza nella medesima abitazione, la classificazione di Peter Laslett è così riassumibile:

  1. Solitari, cioè vedovi/vedove, celibi/nubili o con stato civile indeterminato;
  2. Famiglie senza struttura, composti cioè da conviventi con legame di parentela (fratelli, sorelle…), conviventi con altri legami, conviventi senza legami apparenti.
  3. Famiglie nucleari o semplici, composte cioè da coppie sposate, coppie sposate con figli, vedovi/ vedove con figli.
  4. Famiglie estese, cioè con la presenza di ascendente, vale a dire di componenti di una generazione più anziana del capofamiglia (nonni, genitori, zii…); discendente, cioè con la presenza di componenti di una generazione più giovane del capofamiglia quali nipoti in linea diretta; collaterale, vale a dire con la presenza di componenti della stessa generazione del capofamiglia quali fratelli, sorelle, cugini; ascendente e collaterale.
  5. Famiglie multiple, costituite cioè da un’unità familiare secondaria ascendente; secondaria discendente (figli, cugini); secondaria collaterale (fratelli/sorelle, cugini più un genitore); frérèches, cioè fratelli/sorelle coniugati senza componenti di generazioni precedenti.
  6. Aggregati domestici indeterminati, vale a dire con una struttura indeterminata di parentela tra i vari componenti.

 

Gli Zanotti detti Rós

Scarica l'albero genealogico degli Zanotti Rós.

I Rós sono uno dei gruppi famigliari più numerosi di Marone.

Nel Libro per le Famiglie del parroco Buscio costituiscono la famiglia n° 6 di Pregasso, in cui non è dato un capostipite, ma tre fratelli seicenteschi – Giovanni Battista, Francesco (unico che non si sposa) e Bernardo [1668-?] – figli di uno Zanotti ignoto. Il ceppo, nell'elaborato del Buscio, si divide già alla fine del '600 in tre tronchi, uno che continua la famiglia n° 6, l'altro originato da Giovanni di Giovanni Battista che costituisce la n° 7 e quello di Bernardo che costituisce la n° 10.

Nell'estimo del 1785 vi sono due partite intestate agli Zanotti Rós, una è dei «Beni di Gio: Batta:, ed Giuseppe Frattelli Zanotti q. Gio: Maria, con loro Nipoti q. Gio: M: Zanotti detti Ros di Sotto» e l'altra è dei «Beni di  D: Gio: Maria, ed Pietro Ant: Frattelli q. Marc'Ant:, ed Rev: Sig: Bernardo, ed Gio: Batta: Frattelli q. And:, tutti cugini Zanotti di Ros di Sopra».
In sostanza, per il Buscio la famiglia è divisa in tre tronconi, mentre nella realtà essa è costituita da due gruppi, in cui vi sono da un lato i fu Giovanni Battista (Rós di Sotto) e dall'altro i fu Bernardo (Rós di Sopra).
La separazione tra i fratelli Giovanni Maria e Giovanni fu Giovanni Battista (come segnato nel Buscio) avviene solo apparentemente (due abitazioni diverse ma contigue di cui condividono la corte e, soprattutto la proprietà e comproprietà anche di tutti gli altri beni).
Nella classificazione di Laslet i  Rós di Sotto e Rós di Sopra sono famiglie multiple.

È solo verso la fine dell'Ottocento – quando nascono i gruppi dei cugini Rós di Collepiano e Milge, dei Nèdre, dei Mesèc' e del Bafo (e forse altri: quelli delle Bréde e i Pétec', etc.) – che le varie famiglie si separano realmente, possedendo ciascuna la propria abitazione e, nel caso del Bafo, spostandosi territorialmente (pur nell'ambito di Marone).

Il Libro per le Famiglie

Bernardo, che nel Buscio inizia la famiglia n° 10, [1668-?] sposa una certa Giacomina da cui ha 4 figli: 3 maschi (uno, Antonio, diventa sacerdote «andato per il mondo», probabilmente missionario) e una femmina che rimane nubile.
Bernardo si sposa verso i trent'anni, probabilmente con una coetanea: si può spiegare in questo modo la scarsa fertilità della famiglia. Nel Libro per le Famiglie nessuna donna partorisce dopo i 40 anni e, in genere, fa un figlio ogni 2/3 anni; altre ragioni erano che spesso le donne morissero di parto o per le sue conseguenze e che il marito decedesse per giovane malattia. Non è da escludere – come rilevato in altre occasioni, soprattutto per i dati più antichi – che i dati del Buscio siano incompleti.

Andrea di Bernardo [1669?-?] sposa Barbara Bonfadini della Morella di Gambalone ed ha quattro figli, due maschi (Bernardo [1746-1818] diviene sacerdote) e due femmine (Giustina si sposa a Sale Marasino e Giacomina sposa Lorenzo Cristini del Tédesch di Pregasso, famiglia n° 11); il primogenito Giovanni Battista è sposato con Domenica Guerini Ottavio detti Tóla di Vesto da cui non ha figli.

Marco Antonio [1701-?] di Bernardo sposa una certa Marta ed ha due figli maschi, Giovanni Maria [1731-1787, morto a Rodengo] e Pietro Antonio [1733-1814].

Giovanni Maria fu Marco Antonio sposa Giovanna Zanetti di Bagolino ed ha 8 figli (3 maschi e 5 femmine).
Pietro Antonio fu Marco Antonio sposa Apollonia Guerini dei Messer Andrea da cui non ha figli.

I cugini fu Marco Antonio e fu Andrea – solo i maschi, a questa altezza cronologica le donne sono già sposate – hanno la partita nell'estimo del 1785: «Beni di  Domino Giovanni Maria, ed Pietro Antonio Frattelli q. Marc'Antonio, ed Reverendo Signor Bernardo, ed Giovanni Battista Frattelli q. Andrea, tutti cugini Zanotti di Ros di Sopra», in cui dichiarano il possesso di 3 case (due di recente acquisto; la casa da loro abitata è adiacente a quella dei cugini Rós di Sotto) e di 23 piò di terra. Tra i possedimenti vi è un appezzamento di 32 tavole, chiamato l'Ortàl, che ancora oggi è proprietà degli eredi Zanotti Mesèc'.

Nel 1785 convivono nella casa di Pregasso: i fratelli fu Andrea, Giovanni Battista e la moglie e il fratello prete Bernardo e i fratelli fu Marco Antonio, Giovanni Maria e Pietro Antonio, con le mogli e i 7 figli di Giovanni Maria: in tutto 14 persone.
Alla rilevazione dell'estimo del 1785 i Rós di Sopra sono una famiglia multipla costituita come frérèches – cioè fratelli e/o sorelle coniugati senza componenti di generazioni precedenti – il cui reddito proviene dal lavoro agricolo.

Alcune lacune del Libro per le famiglie emergono quando si incrociano i dati in esso contenuti e, ancor di più, quando si confrontano con quelli di altri documenti.
Per esempio, di Zanotti Battista  [1739-1808] fu Andrea che sposa Domenica Guerini degli Ottavio detti Tola [1740-1800] che muore a 59 anni, il Buscio non riporta le date di matrimonio, ma i due (anche nel caso di un matrimonio in età avanzata, verso i 30 anni) convivono – con Domenica fertile – per almeno dieci anni. La mancanza di dati su possibili figli è sospetta: può essere un matrimonio sterile per impossibilità a generare di uno dei due (caso raro); nel caso di morte dei figli in età natale o perinatale il Buscio, solitamente, è puntuale, segnalando anche i figli nati morti e perciò non battezzati (gli «anonimi»): è più probabile una vera e propria lacuna, dovuta, con molta probabilità, alla complicata gestione manuale della ricerca e della elaborazione dei dati, soprattutto quando essi sono di molto anteriori al suo quarantennale parrocchiato [1791-1830].
Il fatto pare confermato dalla lettura dell'estimo del 1785 in cui, per fare un solo esempio, ma i casi anche in altre famiglie sono numerosi – nella descrizione della casa di abitazione – è detto che una parte è stata acquisita (non si sa se per vendita e per eredità) dal fu Giovanni Battista Zanotti fu Cristoforo, loro cugino: nessun Zanotti con questo nome e patronimico è presente nel Libro per le Famiglie. Ciò senza nulla togliere all'immenso valore della ricerca del parroco Buscio.

Fratello dell'originario Bernardo, primogenito dello sconosciuto capostipite e abitante nella casa avita, è Giovanni Battista (famiglia n° 6) che sposa Lelia Guerini di Vincenzo (né lei né il padre compaiono nei fogli di famiglia dei vari Guerini maronesi) da cui ha due soli figli, Giovanni Maria e Giovanni. Questo ramo della famiglia è detta dei  Rós di Sotto.

Giovanni Maria di Giovanni Battista sposa Bona Bertoli di Toline e dal matrimonio nascono due maschi (Giuseppe e Giovanni Battista, che rimane celibe) e due femmine (Maddalena, che sposa uno sconosciuto Francesco Zanotti, e Lelia, nubile).

Giuseppe [?-1792] di Giovanni Maria sposa Maria Guerini dei Mulini Nuovi [1726-1797] e dal matrimonio nascono 4 femmine – Bona, Aurelia che si sposa a Sale Marasino, Maddalena (nubile) e Maria che sposa Francesco Maffolini di Vesto – e due maschi, Francesco (che rimane celibe) e Giovanni Maria.

Giovanni Maria [1766-1804] di Giuseppe sposa Maria Caterina Menci di Memmo, Frazione di Collio in Valle Trompia, e tra il 1790 e il 1805 (l'ultima figlia nasce orfana) nascono sette figli, di cui un solo maschio.

Giovanni di Giovanni Battista (famiglia n° 7) si sposa dapprima con Maria Brissinelli di Montisola e poi con Ludovica Bontempi dei Zajacom di Collepiano: Giovanni è padre di due figli, Giovanni Maria e Maria (che sposa Giovanni Maria Guerini dei Caraglio detti Diciol).

Giovanni Maria di Giovanni sposa Maria Annunciata Guerini [1738-1824] degli Ottavio detti Tola di Vesto; la coppia ha tre figli: Giovanni [1768-1836] sacerdote, Antonio [1770-1834] e Andrea [1775-1836].

Nel 1785 tutto il gruppo parentale, 12 persone di cui un celibe, un coniugato, una moglie e 6 figli, 3 nipoti – costituito come famiglia estesa discendente, cioè con la presenza di componenti di una generazione più giovane del capofamiglia quali nipoti in linea diretta – abita a Pregasso in un «corpo di case terranee cilterate, con camere sopra, con corte […] compresi tutti li acquisti fatti da quelli di Chiara [una famiglia Cristini], compreso l'ultimo acquisto fatto d'un Brigno [edificio diroccato]» in una casa adiacente «di diverse stanze terranee, e superiori cupate, con corte» da poco acquistata da Giovanni Maria Zanotti dei Tofelèc'; la famiglia possiede, inoltre, 23,5 piò di terra, da cui ricava il proprio reddito.

Gran parte delle proprietà della famiglia degli Zanotti Rós di Sopra e Rós di Sotto sono di recente acquisizione. Un solo appezzamento è indiviso tra le due famiglie: i Rós di Sotto posseggono 2/3 del pascolo in località Rai, mentre i  Rós di Sopra ne posseggono 1/3.

Estimo 1785 – le proprietà degli Zanotti Rós di Sopra e Rós di Sotto

 

Rós di Sopra Rós di Sotto
contrada toponimo contrada toponimo
casa Pregasso

Pregasso

Pregasso

Collepiano

Pregasso

Pregasso

Marone, Caccia (stanza)

Pregasso (stanza)

terreno Pregasso Canevale o Robbe Pregasso Franzino
terreno Pregasso Vite e Vigna Rudello
terreno Pregasso Dalco Chiuserla
terreno Pregasso Cineri Ronco
terreno Rai Rai* Palastroni
terreno Vernasca Vernasca Classigne
terreno Pregasso Gambalone Pregasso, Gambalone Sotto Gambalone
terreno Pregasso Gambalone Pregasso, Gambalone Pasarli
terreno Pregasso Gambalone Pregasso, Gambalone Camcoppo
terreno Pregasso Piano Pregasso, Gambalone Chios
terreno Pregasso Bastone e Dosello Pregasso, Ceredolo Ceredolo
terreno Pregasso Ortal Rai Rai*
terreno Pregasso Lignaro Gazzo Gazzo
terreno Breda Breda Pregasso
terreno Breda Breda Ariolo
terreno Monte Guini Collepiano Sperzaroli
terreno Monte Gas Madonna della Rota
terreno Pregasso La colla del Falchetto Vernasche Vernasche
terreno Grumello Grumello Pregasso
terreno Ceredolo

 

Nel 1573 i fratelli Zanotti fu Giovanni si sono spartiti l'eredità paterna: tra i vari appezzamenti ne hanno:  Antonio in contrada Ronco di 120 tavole, Moie (nei altrove detta anche Rudel o Rudello) di 30 tavole, in contrada Chiusura di 10 Tavole, in contrada Chios di 5 tavole; e Francesco in contrada Ronchi (limitrofa a quella del fratello) di 180 tavole.
Nel 1641, Giovanni Battista fu Cristoforo della partita 96: ha un appezzamento in contrada Ronco di 30 tavole e uno in contrada Chios di 10 tavole e Giovanni Maria fu Andrea Zanotti della partita 103 possiede in contrada Chios una pezza di terra di 4 tavole, in quella del Valzello (detta anche Moie o Rudello) uno di 9 tavole e in quella di Ronco uno di 25 tavole.
I medesimi appezzamenti, nel 1785, sono (sia pure con estensioni di poco diverse) nella partita dei Rós di Sotto: Rudello 45 tavole, Ronco 57 e Chios 48.
Non è una prova definitiva, ma questi piccoli appezzamenti – il cui toponimo si ripete nelle varie partite d'estimo dal 1500 alla fine del 1700 – ci portano a pensare che esse costituiscano il nocciolo duro del patrimonio familiare degli Zanotti Rós.

La continuità del possesso della terra, all'interno di una famiglia, è uno dei suoi tratti caratteristici.
«Familia, id est patrimonium»: nel diritto romano familia non si riferisce affatto alla coppia unita in matrimonio, ma solo agli schiavi: famulus significa schiavo domestico e familia è la totalità degli schiavi appartenenti ad un uomo, legata per testamento [Engels]. Il concetto è sostanzialmente mantenuto anche in epoche posteriori, fino a giungere all'introduzione del Fedecommesso (abolito da Napoleone) che impediva la vendita dei beni famigliari. La politica stessa della famiglia nella società di Antico Regime ruota attorno alla proprietà: le scelte matrimoniali, il celibato o il nubilato (coatto) di alcuni membri, le vocazioni (con relativa dote) sono determinate dall'unica volontà di non disperdere (anzi, accrescere) il patrimonio della famiglia.
Non avere figli o non avere figli maschi era una disgrazia: il patrimonio famigliare sarebbe stato diviso nelle doti delle figlie o ereditato dai parenti oppure (come nel caso degli Zanotti della Morella) lasciato in legato al Beneficio parrocchiale.

Continua...

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