Le famiglie di Ponzano nel 1700 e 1800. Famiglia n° 8: i Ghitti detta Pestunsì

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Ponzano – Famiglia n° 8: i Ghitti detta Pestunsì.

Ponzano – Famiglia n° 8: i Ghitti detta Pestunsì.

 

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Un gruppo del nutrito clan Ghitti era proprietario di un «mulino pestone», di una pila da orzo che poteva essere usato anche come follo di panni: da qui il soprannome dei Ghitti del Pestù [le famiglie n° 27-28-29-34-35 di Marone e n° 2 e 9 Ariolo]. Il soprannome Pestunsì è il diminutivo di Pestù: ciò non comporta automaticamente, anche se lo suggerisce, la derivazione dei Pestunsì dai Pestù.
Non sappiamo esattamente da quale Bartolomeo Ghitti discenda Giovanni: la ricerca è complicata dal fatto che Bartolomeo o Bortolo sono nomi molto diffusi, specie tra i Ghitti. Nella sola famiglia dei Pestunsì, dal capostipite, in 4 generazioni, sia al maschile che al femminile, si ripete 6 volte (4 al maschile).

Nell’Estimo del 1641 alla partita 14, Geronimo fu Bartolomeo Ghitti, 38 anni, abita a Ponzano (casa con orto, stalla e fienile) ed ha un figlio di sei anni di nome Bartolomeo. A Ponzano abitano anche (partita 19) i fratelli Bartolomeo e Giovanni fu Battista Ghitti, di 9 e 6 anni (casa con orto). I Ghitti Pestunsì potrebbero derivare da uno di questi.

  1. Bartolomeo Ghitti, capostipite (non conosciamo il nome della moglie) vive alla fine del 1600 e nei primi decenni del 1700; ha 4 figli, Giulio, Caterina [?-1766] che sposa Alberto Bontempi [famiglia n° 9 di Collepiano], Bartolomea che sposa Francesco Cristini [famiglia n° 13 di Ponzano] e Bortolo (Bartolomeo).

2.a Giulio Ghitti di Bartolomeo sposa una certa Bartolomea [?-1796] di Toline da cui ha una sola figlia, Giulia [1753-1813].

2b. Bartolomeo Ghitti [?-1791] di Bartolomeo sposa, verso il 1760, Lucia Fener [?-1792] di Vello da cui ha un solo figlio, Giovanni [1762-1835].

  1. Giovanni Ghitti di Bartolomeo: Giorgio Buscio lo colloca tra le famiglie di Ponzano, mentre l’elenco del 1764 pone Giovanni, che ha 2 anni (forse è un omonimo), tra gli Antichi Originari di Marone; nell’estimo di 1785 Bartolomeo fu Giovanni[1] è elencato tra i contribuenti di Ponzano e non dichiara possesso di abitazione, per cui vive in una casa d’affitto. Giovanni si sposa prima con con Domenica Guerini [1762-1807] dei di Carlo [famiglia n° 15 di Vesto] da cui non ha figli e, poi, con una certa Domenica [?-1854], probabilmente forestiera. Figli di Giovanni e della seconda moglie sono Bartolomeo [1809-1811], Lucia [1817-1865] che sposa Aurelio Pennacchio, Bartolomea [1819-1849] che sposa Pietro Pennacchio (i due Pennacchio sono fratelli, famiglia n° 18 di Vesto) e Francesca [1821-1822]. Non essendoci figli maschi, dopo la morte di Giovanni, nel 1835, la famiglia si estingue.

Il soprannome fu ereditato dai due fratelli Pennacchio coniugati con ultime due sorelle dei Pestunsì.

La famiglia è povera e poco prolifica: Giulio e Bartolomeo convivono in una frérèche e limitano la discendenza sposandosi in età relativamente avanzata. Alla morte dei due fratelli, quella di Giovanni Ghitti dei Pestunsì, diventa una famiglia nucleare.

[1] 1785, c. 64v. Bartolomeo Ghitti detto Pestunsì possiede, nel 1785, due pezze di terra a Ponzano, una in contrada della Fucina a Ponzano e una «chiamata la Costa» (43 tavole del valore di 27 lire).

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