La famiglia Fontana: da Grignaghe di Pisogne a Marone

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La famiglia Fontana: da Grignaghe di Pisogne a Marone.

 

I Fontana: da Grignaghe di Pisogne a Marone.

Il necrologio del dottor Pier Mattia Fontana [1851-1902] – comparso sui Commentari dell'Ateneo di Brescia dello stesso 1902 – è stata l'occasione per approfondire la storia di questa famiglia.
Nel Buscio – «Famiglia n° 8 di Marone, Fontana da Grignaghe» – fa iniziare la storia della famiglia Fontana da Mattia fu Agostino [?-?] che, sposando nel 1756 Elisabetta Ghitti del Cerédol [1729-1803], si trasferisce a Marone.
I fogli di famiglia della «Famiglia n° 8 di Marone, Fontana da Grignaghe» nell'elaborato del parroco Giorgio Buscio: libro-per-le-famiglie-fontana
I figli della coppia sono Antonio [1759-1815], Maria [1761-?] che sposa Antonio Ghitti dei Fancini, Bernardo [1765-?] religioso laico nei Riformati di san Francesco e Agostino [1769-1842].
Agostino [1769-1842] sposa, nel 1795, Maria Marta Damiani [1798-1824] di Giuseppe (Famiglia n° 35 di Marone, imparentata con i Ghitti del Pestù). I figli della coppia sono: Maria Teresa [1797-1837], Bernardo [1802-1820], Terzio 1807-?] e Angelica [1812-1816].
Agostino si risposa nel 1824 con Angela Parzanelli di Camignone: dal matrimonio non nascono figli.Antonio [1759-1815] si sposa due volte.
Le prime nozze sono con la veronese Laura Balini [?-1793] di Giacomo; dal matrimonio non nascono figli.
Il secondo matrimonio di Antonio, nel 1794, è con la salese Maria Caterina Maffolini [?-1811] di Giovanni Maria. Dalla coppia nascono Mattia [1795-1842], Maria Elisabetta [1797-?], Cecilia [1800-?], Giovanni Maria [1802-1806] e Giovanni Maria [1807-1810].
Mattia [1795-1842], nel 1818, si coniuga con Orsola Serioli [1792-1871] di Giuseppe e Maria Soardi (Famiglia n° 13 di Marone, oriunda di Sale Marasino).
Dal matrimonio nascono Vittore [1819 o 1821-1873] sacerdote, Catterina [1820-1833], Faustino [1823-1884] e Pietro Antonio [1828-1897].Faustino [1823-1884] sposa la cugina Paolina Serioli (Famiglia n° 13 di Marone, oriunda di Sale Marasino) e dal matrimonio, pare, non nascono figli.Pietro Antonio [1828-1897] si coniuga con Fiora Vivenzi detta Fiorina [1831-1858]. I figli della coppia sono Pier Mattia [1854-1902], Maria Catterina [1853-1859] e Orazio Vincenzo [1857-1858]. 

Pier Mattia [Marone 1854-Brescia 1902], medico, – ci è ignoto il nome della moglie – ha un solo figlio, Vittore [1888-1958].
Pier Mattia Fontana, compiuti i primi studi a Brescia, frequentò l'Università di Pavia, dove nel 1877 si laureò in Medicina e Chirurgia e nell'ottobre fu subito assistente nell'Ospedale civile, incarico che mantenne fino al 1882, quando passò a Firenze per compiervi il corso di perfezionamento in Ginecologia e Ostetricia.
Nel 1848 tornò a Brescia e fu assistente nel reparto maternità ed insieme specialista ginecologo nella casa femminile di salute Fatebenesorelle (Casa Moro), della quale nel 1889 divenne direttore della Sezione uterovarica.
Fu tra i più attivi membri della Società bresciana di igiene. Nel febbraio 1885 assumeva la direzione del periodico "La vita" che tenne per qualche mese.
Nel 1886 fu nella Commissione per lo studio del progetto di legge sulle condotte mediche. Combattè la pellagra e fu molto attivo nel settore dell'igiene sociale.
Ostetrico e e ginecologo apprezzato, si dedicò soprattutto all'assistenza delle madri e dei bambini.
Nel 1893 partecipò alla vita amministrativa e fece parte della maggioranza cattolico moderata e dal 1895 fu assessore delegato all'Igiene nel Comune di Brescia (1895-1900).
Diede vita alla Pro Maternitate e nel marzo 1900 fondò l'Opera Pia Convalescenti poveri.
Collaborò col dott. Rodolfi della Casa di Salute Moro e alla morte di questi (1896) ne assunse la direzione.
Nel 1900 ottenne di fondare, in ricordo di Umberto I, l'Ospedale dei bambini che fu inaugurato il I luglio 1902, cui dedicò tutta la sua attività, come presidente e ostetrico.
Fu presidente dell'Opera Pia per i convalescenti poveri Margherita di Savoia.
Nei commentari dell'Ateneo pubblicò: "Le mie prime operazioni di ovaricetomia" (1886-p. 58); "Taglio cesareo per rottura spontanea dell'utero in travaglio di parto, completato coll'amputazione utero-ovarica, seguita da guarigione" (1888, p. 34); "Di sei ovariotomie e di due amputazioni utero-ovariche ginecologiche" (1890, p. 252).
Il dottor Pier Mattia Fontana ha la casa a Marone in vicolo Ciepi al n° 2, nei mappali 1660-1661 (catasto 1852): vicolo Ciepi è l’attuale via Trieste e lo stabile è stato demolito (era l’abitazione del Segretario Comunale e lo studio del medico condotto Mazzucchelli).

Vittore Fontana di Pier Mattia [1888-1958], ingegnere (è il progettista del Piano di sistemazione del Canale della Sèstola), sposa Giuseppina Migliavacca. Non sappiamo quanti figli abbia avuto la coppia. Nel cimitero di Marone è sepolta la figlia Amalia, deceduta nel 1957.

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