Lovere

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Descrizione

Lovere

Lovere, ab. circa 3 mila, prov. di Bergamo, diocesi di Brescia - capol. di mandamento cogli uffici relativi - Posta colle corriere e coi piroscafi; Telegrafo - Alberghi : Uscendo dal piroscafo a destra Albergo Lovere; a sinistra S. Antonio (camere da L. 1 a 2); Leon d'Oro (camere da L. 1.50 in più): L'Ancora, di fronte all'imbarcadero (cam. da L. 1 in più) - Trattorie: a sinistra Roma; in prospetto Trattoria della Secchia e altre nell'interno - Caffè: Nazionale con sala di Bigliardo e terrazza sul lago; del Vapore e altri.
Da Lovere partono tutte le corse dei Piroscafi; vi convergono le strade di Valcamonica, di Scalve, di Valcavallina (da Bergamo km. 42), una diramazione di quella della Valseriana da Clusone, e una di quella della Riviera da Pisogne, e colle strade pare che sia venuta ad affluirvi la parte più attiva e intraprendente delle quattro vallate.
La posizione è favorevolissima per i due mercati (Venerdì e Sabbato) di bestiami e legnami, frequentati da proprietari e negozianti della pianura lombarda e perfino dell'Emilia, che vi acquistano ottime bovine discendenti dalla Valtellina, dalla Svizzera, dal Tirolo e dalle vicine valli. I mercati di Lovere furono danneggiati da quello di Bergamo da non molto istituito, ma tuttavia si sostengono pei molti vantaggi che offrono. Ora v'è annesso un ufficio municipale di controllo.
Le industrie: Oltre al grande Stabilimento siderurgico Gregorini, la filanda a vapore del Cav. Milesi, che dà lavoro a circa 150 donne; il Cantiere per le riparazioni ai piroscafi; lo Stabilimento a moto elettrico per la lavorazione del legname, di Batt. Martinoli; Cave, forni, macine per il gesso e la barite; la Società loverese di elettricità, con turbine mosse dalla più alta conduttura forzata che forse esista (circa 400 metri = 40 atmosfere di pressione); la Tipografia Filippi, che non ha nulla da invidiare alla maggior parte di quelle di città - Fabbriche di cuoio – la Pasticceria Bortolotti, con ottime produzioni - la Fabbrica di mobili di Filippo Martinoli, ha annesso una gran sala per l'esposizione degli oggetti di produzione propria e delle migliori officine, che potrebbe benissimo figurare fra i negozi di Milano - La Lavorazione dei marmi dei Clerici, specialmente della pietra Simona di Valcamonica etc. etc.
A Lovere il valligiano e il forestiero può fornirsi di tutto come in città; vi sono negozi di tutti i generi, magazzini ben forniti e vi si trovano operai d'ogni mestiere.
Pochi luoghi possono come Lovere vantare tanto spirito d'iniziativa e tanta vivacità di commerci e d'industrie.
La circolazione del capitale è rapida ed estesa; ad ogni appello che si faccia per un'opera o di pubblica utilità o di beneficenza i loveresi rispondono in modo meraviglioso, e così avviene che le imprese che partono da loro hanno quasi sempre il battesimo della buona riuscita.
Essi diedero al lago la navigazione a vapore quando sugli altri laghi ancora non se ne parlava (1834), migliorarono le vie, allargarono il porto, ingrandirono la parrocchiale, fabbricarono di nuovo il bel cimitero, costruirono commode abitazioni e ville in riva al lago e in alto sul ciglio del monte, distribuirono fontane, e, mentre sul colle di S. Maurizio risorgeva il quieto asilo dei Cappuccini, allo sbocco del torrente facevano risuonare magli poderosi, emuli dei più grandi d'Europa, e sulle piazze innalzavano monumenti a ricordo dei benefattori, dei valorosi caduti per la patria e in onore di Vittorio Emanuele e di Garibaldi.
Quasi tutto questo nello spazio di pochi anni, e non contenti ancora fecero sorgere un grandioso locale per le scuole pubbliche, illuminarono il paese di luce elettrica e costituirono una Società per la costruzione d'una tramvia in Vallecamonica, che avrebbe già condotto ad effetto il suo scopo, se fosse stata assecondata come meritava.

Da dott. Bernardo Sina, Guida del lago d'Iseo illustrata con 35 incisioni e carta geografica, Bergamo 1896.

Lovere nelle immagini d'epoca

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